ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE SAN PIETRO MARTIRE


Anno accademico 2009-2010

 

SACRAMENTARIA

I sacramenti si collocano all’interno della vita della Chiesa, laddove essa, annunciando il Vangelo di Gesù Signore, genera alla fede i credenti e ha cura della vita cristiana. Precisamente, i sacramenti sono gesti rituali nei quali la Chiesa celebra nell’oggi la permanente iniziativa salvifica di Dio, che consente la nostra risposta di fede e quindi il costituirsi della vita cristiana come vita dei “salvati”. Nel celebrare i sacramenti, la Chiesa attesta efficacemente e sperimenta lei stessa che è sempre il mistero di Cristo, nello Spirito, a originare la vita cristiana. Il percorso dinamico attraverso il quale, nell’economia sacramentale, la grazia del Vangelo incontra i credenti, è ben leggibile nel racconto che segue la Pentecoste (At 2,14-41): esso include l’annuncio dell’evento compiutosi, la conversione (fede iniziale) degli uditori, il battesimo «nel nome di Gesù Cristo» per il perdono dei peccati, la ricezione dello Spirito, sfociando nella piena appartenenza alla Chiesa (la quale vive rimanendo assidua «nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nell'unione fraterna, nello spezzare il pane e nelle preghiere»: At 2,42). Considerando gli elementi di questo percorso dinamico, si possono indicare (anche solo per cenni) le categorie teologiche con cui è stata successivamente elaborata la sacramentaria (il rapporto tra Parola, fede e sacramento; il legame di istituzione dei sacramenti con Cristo; la costituzione del gesto sacramentale come materia e forma, l’efficacia e gli effetti dei sacramenti).
L’episodio di At 2, riportando il compimento del mistero pasquale-pentecostale e l’avvio della vita della Chiesa, ci mostra anche il posto e il valore di quei sacramenti che concernono radicalmente il costituirsi della Chiesa, ossia i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Nel presentare questi sacramenti, si può seguire sinteticamente il loro sviluppo storico (sia del rito, sia della comprensione teologica), a partire dalla testimonianza biblica fino alla presentazione liturgico-teologica attuale. In particolare, il battesimo cristiano, che si innesta nella prassi del Battista, riceve la sua identità dal fatto che con esso il credente diviene partecipe della Pasqua-Pentecoste di Cristo e viene incorporato nella Chiesa. Questo evento rituale unitario è all’origine di ciò che nella storia successiva verrà celebrato nell’articolazione di due sacramenti: battesimo e confermazione. Alcuni episodi della storia (la controversia battesimale del sec. III e il contributo di Agostino) hanno apportato progressivamente alcuni chiarimenti sul valore del sacramento del battesimo. La teologia sistematica attuale presenta il significato di battesimo e confermazione tenendo presente il loro legame intrinseco. Inoltre, per ciascuno di essi, dà giustificazione del valore che hanno per la vita cristiana. Del battesimo si può mettere in luce l’incorporazione a Cristo e alla Chiesa e il suo rapporto con la fede; inoltre si saprà rendere ragione della prassi del battesimo dei bambini e della necessità del battesimo per la salvezza. Della confermazione si può presentare il suo legame di unità/distinzione con il battesimo, in analogia col legame tra Pasqua e Pentecoste, e si può indicarne il senso nella ricezione dello Spirito (come dotazione permanente) che sigilla la nostra conformazione a Cristo e promuove il nostro cammino di personalizzazione dell’identità cristiana.
L’eucaristia viene ripresa come vertice dell’iniziazione cristiana (nel «Rito dell’iniziazione cristiana degli adulti» ciò appare in modo paradigmatico). Le testimonianze bibliche fanno emergere la presenza del rito eucaristico, istituito da Gesù, e mostrano una iniziale esplicitazione del suo significato e del suo valore per la vita cristiana. La storia darà presto una forma rituale sempre più precisa alla celebrazione eucaristica; nel contempo, meritano di essere ricordati due momenti di grande rilevanza teologica: le dispute eucaristiche dei sec. IX-XI e il dibattito sviluppato al Concilio di Trento. Le presentazione sistematica attuale, mettendo in luce il rapporto tra ultima cena, Pasqua ed eucaristia cristiana, può avere gli elementi per comprendere l’eucaristia come sacramento (ripresentazione memoriale) dell’unico sacrificio di Cristo nel segno del banchetto pasquale. Nello stesso tempo, può mostrare il senso dell’eucaristia come sacramento che, unendoci a Cristo che si fa presente come dono (cfr. il tema della presenza reale), dà alla Chiesa il volto della carità, divenendo anche criterio di verifica della sua vita e anticipazione di ciò a cui essa è escatologicamente orientata.

 

Testi di riferimento

    ·       Dispense del Corso di Teologia sacramentaria 1 (Prof. Luigi Girardi).

    ·       F.-J. Nocke, Dottrina dei sacramenti (= Introduzioni e trattati 13), Queriniana, Brescia 20073, 264 pp.

    ·       F. Courth, I Sacramenti. Un trattato per lo studio e per la prassi (=Biblioteca di teologia contemporanea 106), Queriniana, Brescia 20053, 504 pp.

 

 

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